Spinelli, patron del Livorno, ai microfoni di PrimoCanale, si era speso in parole non troppo tra le righe verso Claudio Lotito. La risposta di Diaconale è arrivata puntuale.

Ma vediamo l’antefatto:

 «Non si potrà riprendere tra due o tre settimane anche perché mancano i tamponi a chi ne ha veramente bisogno. Lotito deve smetterla di rompere i coglioni con la ripresa a tutti i costi». (SPINELLI)

 Dalla sua rubrica “Taccuino biancoceleste” Arturo Diaconale ha tuonato:

«Inutilmente sgarbate e violente. Si tratta delle dichiarazioni del presidente del Livorno, Aldo Spinelli, dedicate al presidente della Lazio, Claudio Lotito, invitato a non “rompere più i coglioni” con la ripresa del campionato e, di fatto, ad accettare passivamente l’annullamento dei campionati di serie A e di serie B con la conseguente cristallizzazione delle attuali classifiche.

Che bisogno c’era di investire Lotito quando il reale interesse di Spinelli, che sta trattando per la vendita della propria squadra, è di evitare una ripresa che potrebbe provocare una retrocessione del Livorno con la conseguente difficoltà a chiudere positivamente la trattativa di vendita in atto?

Attaccare Lotito e la Lazio (come Spinelli anche il presidente del Brescia, Massimo Cellino) è però diventato un comodo modo usato da alcuni presidenti per accendere facilmente l’attenzione dei media distogliendo quella dei propri tifosi dalle delusioni per il campionato non soddisfacente delle rispettive squadre.Con ogni probabilità, poi, con il suo linguaggio Spinelli ha cercato di mettersi in sintonia con i dipendenti delle cooperative di scaricatori del porto di Livorno.

Dimenticando, però, che questi lavoratori sono toscani astuti che sanno perfettamente come spesso chi parla troppo di coglioni lo faccia per nascondere di non averne abbastanza».

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